Questa serie di disegni fa parte di un progetto iniziato nel 2018 che è ancora in corso.
Realizzati rigorosamente usando pennarelli su fogli A4, questi disegni traducono definiti stati interiori attraverso forme che cercano di non evocare nessuna delle forme che l'occhio conosce: piuttosto, cercano di attivare un processo che inverte la vista stessa, dando forma a qualcosa di impermeabile alla vista ma già conosciuto dal corpo. Sono circonferenze piegate in se stesse, tentativi sbilanciati di dialogo con lo spazio rettangolare dei fogli che li confinano.
In questa danza apparentemente autistica, sono forme che vengono alla luce - scintille, in effetti - in felici convivenza con le opere di Tami Izko e Irene Cuzzaniti, con cui Caterina Gabelli collabora dal 2021.
29,7 h21cm