


Bouquet di Maggio: la festa della Mamma
Ti offro questo fiore, madre:
tutta la mia infanzia vi è racchiusa.
Ogni giorno è maggio
quando guardo il tuo volto.
Rabindranath Tagore
Copertina: Sir Cedric Lockwood Morris
I fiori sono il simbolo perfetto per celebrare la mamma: incarnano tenerezza, gratitudine, amore incondizionato e bellezza discreta. Nella letteratura popolare e nelle tradizioni orali spesso la figura della madre è associata ai fiori che sbocciano in primavera – immagine di vita che si rinnova, di amore che cresce. In molte regioni italiane, specialmente nel centro-sud, si dice che “la terra partorisce i fiori” a Maggio. La madre e il fiore si fondono nella stessa immagine di generazione naturale, dove la fioritura diventa atto materno; e ancora nei canti popolari, la “madre verde” (a volte Maria, altre volte la natura stessa) viene invocata con offerte di fiori o fiori di campo posati sulle soglie come segno di gratitudine. In leggende alpine e dolomitiche, spesso si narra di madri scomparse o divine che si rivelano sotto forma di fioriture improvvise: una leggenda ladina racconta che una madre morta torna ogni primavera sotto forma di cuscino di stelle alpine, mentre in Sardegna, nei racconti popolari, esistono figure come la Mama de su sole o la Mama de su mare, madri cosmiche che lasciano scie di fiori al loro passaggio, come se ogni maternità fosse un atto di creazione poetica. Persino nelle fiabe, in alcune versioni italiane di Cenerentola, la madre morta si trasforma in un albero fiorito (di solito un salice o un albero di rose), sotto il quale la figlia prega. I fiori diventano così presenza materna che protegge, consola e guida.
Vedremo questi e altri spunti letterari e folkloristici prima di scegliere i fiori per comporre un bouquet per la mamma (o per noi), che esprima quanto sentiamo di voler comunicare.
COSTO: da €60, materiali inclusi + €5 di sconto sull'acquisto del manuale Fatti il Mazzo, da spendere online o disponibile il giorno del corso.
LUOGO: il nostro laboratorio in Ripa di porta Ticinese, 5 - Milano
TENUTO DA
Irene Cuzzaniti, titolare de La Fioreria e Studio Irene inizia a lavorare i fiori ancora all'università, dove studia Architettura dei Giardini e Paesaggistica. Da 18 anni affianca al lavoro di fiorista quello di progettista, divulgatrice, curatrice di eventi che hanno tutti in comune la passione per la botanica e il rispetto per l'ambiente. Oltre a La Fioreria ha avuto per diversi anni una seconda bottega, Irene, all'interno del progetto Six. Ha pubblicato due libri, Fatti il Mazzo e La Casa Verde, e lavora in tutta Europa, realizzando allestimenti floreali e scenografie.
Ti offro questo fiore, madre:
tutta la mia infanzia vi è racchiusa.
Ogni giorno è maggio
quando guardo il tuo volto.
Rabindranath Tagore
Copertina: Sir Cedric Lockwood Morris
I fiori sono il simbolo perfetto per celebrare la mamma: incarnano tenerezza, gratitudine, amore incondizionato e bellezza discreta. Nella letteratura popolare e nelle tradizioni orali spesso la figura della madre è associata ai fiori che sbocciano in primavera – immagine di vita che si rinnova, di amore che cresce. In molte regioni italiane, specialmente nel centro-sud, si dice che “la terra partorisce i fiori” a Maggio. La madre e il fiore si fondono nella stessa immagine di generazione naturale, dove la fioritura diventa atto materno; e ancora nei canti popolari, la “madre verde” (a volte Maria, altre volte la natura stessa) viene invocata con offerte di fiori o fiori di campo posati sulle soglie come segno di gratitudine. In leggende alpine e dolomitiche, spesso si narra di madri scomparse o divine che si rivelano sotto forma di fioriture improvvise: una leggenda ladina racconta che una madre morta torna ogni primavera sotto forma di cuscino di stelle alpine, mentre in Sardegna, nei racconti popolari, esistono figure come la Mama de su sole o la Mama de su mare, madri cosmiche che lasciano scie di fiori al loro passaggio, come se ogni maternità fosse un atto di creazione poetica. Persino nelle fiabe, in alcune versioni italiane di Cenerentola, la madre morta si trasforma in un albero fiorito (di solito un salice o un albero di rose), sotto il quale la figlia prega. I fiori diventano così presenza materna che protegge, consola e guida.
Vedremo questi e altri spunti letterari e folkloristici prima di scegliere i fiori per comporre un bouquet per la mamma (o per noi), che esprima quanto sentiamo di voler comunicare.
COSTO: da €60, materiali inclusi + €5 di sconto sull'acquisto del manuale Fatti il Mazzo, da spendere online o disponibile il giorno del corso.
LUOGO: il nostro laboratorio in Ripa di porta Ticinese, 5 - Milano
TENUTO DA
Irene Cuzzaniti, titolare de La Fioreria e Studio Irene inizia a lavorare i fiori ancora all'università, dove studia Architettura dei Giardini e Paesaggistica. Da 18 anni affianca al lavoro di fiorista quello di progettista, divulgatrice, curatrice di eventi che hanno tutti in comune la passione per la botanica e il rispetto per l'ambiente. Oltre a La Fioreria ha avuto per diversi anni una seconda bottega, Irene, all'interno del progetto Six. Ha pubblicato due libri, Fatti il Mazzo e La Casa Verde, e lavora in tutta Europa, realizzando allestimenti floreali e scenografie.
Ti offro questo fiore, madre:
tutta la mia infanzia vi è racchiusa.
Ogni giorno è maggio
quando guardo il tuo volto.
Rabindranath Tagore
Copertina: Sir Cedric Lockwood Morris
I fiori sono il simbolo perfetto per celebrare la mamma: incarnano tenerezza, gratitudine, amore incondizionato e bellezza discreta. Nella letteratura popolare e nelle tradizioni orali spesso la figura della madre è associata ai fiori che sbocciano in primavera – immagine di vita che si rinnova, di amore che cresce. In molte regioni italiane, specialmente nel centro-sud, si dice che “la terra partorisce i fiori” a Maggio. La madre e il fiore si fondono nella stessa immagine di generazione naturale, dove la fioritura diventa atto materno; e ancora nei canti popolari, la “madre verde” (a volte Maria, altre volte la natura stessa) viene invocata con offerte di fiori o fiori di campo posati sulle soglie come segno di gratitudine. In leggende alpine e dolomitiche, spesso si narra di madri scomparse o divine che si rivelano sotto forma di fioriture improvvise: una leggenda ladina racconta che una madre morta torna ogni primavera sotto forma di cuscino di stelle alpine, mentre in Sardegna, nei racconti popolari, esistono figure come la Mama de su sole o la Mama de su mare, madri cosmiche che lasciano scie di fiori al loro passaggio, come se ogni maternità fosse un atto di creazione poetica. Persino nelle fiabe, in alcune versioni italiane di Cenerentola, la madre morta si trasforma in un albero fiorito (di solito un salice o un albero di rose), sotto il quale la figlia prega. I fiori diventano così presenza materna che protegge, consola e guida.
Vedremo questi e altri spunti letterari e folkloristici prima di scegliere i fiori per comporre un bouquet per la mamma (o per noi), che esprima quanto sentiamo di voler comunicare.
COSTO: da €60, materiali inclusi + €5 di sconto sull'acquisto del manuale Fatti il Mazzo, da spendere online o disponibile il giorno del corso.
LUOGO: il nostro laboratorio in Ripa di porta Ticinese, 5 - Milano
TENUTO DA
Irene Cuzzaniti, titolare de La Fioreria e Studio Irene inizia a lavorare i fiori ancora all'università, dove studia Architettura dei Giardini e Paesaggistica. Da 18 anni affianca al lavoro di fiorista quello di progettista, divulgatrice, curatrice di eventi che hanno tutti in comune la passione per la botanica e il rispetto per l'ambiente. Oltre a La Fioreria ha avuto per diversi anni una seconda bottega, Irene, all'interno del progetto Six. Ha pubblicato due libri, Fatti il Mazzo e La Casa Verde, e lavora in tutta Europa, realizzando allestimenti floreali e scenografie.