Bouquet secco
“I fiori che aveva raccolto si erano appassiti, e i loro colori vivaci stavano svanendo. Non erano più belli, i loro petali si erano trasformati in polvere, ma lei sentiva ancora il calore della loro fragranza, come se fosse stata una cosa vera, una volta.” In questo passaggio, Virginia Woolf utilizza l’immagine dei fiori appassiti per evocare la transitorietà della bellezza e dei ricordi, e come, pur se svaniti, rimangano comunque una traccia di un’esperienza passata. I fiori secchi, attraverso la loro bellezza quasi desolata, ci costringono a riflettere sul nostro rapporto con il passato e sulla nostra capacità di custodirne la memoria. Essi ci ricordano che nulla è eterno, ma che, attraverso il ricordo, possiamo continuare a dare valore a ciò che è stato.
Inoltre, l’atto stesso di essiccare i fiori è un modo per fermare il tempo, per preservare un momento che altrimenti sarebbe svanito. È una pratica che implica una riflessione sulla memoria e sul desiderio di rendere immortale ciò che è destinato a scomparire. Il fiore secco si carica di una doppia valenza: da un lato, simboleggia la fine di un ciclo naturale, dall’altro, diventa un oggetto di conservazione e di contemplazione.
Dopo alcune riflessioni e letture sul tema, qualche consiglio sull’essiccazione seguirà la pratica assistita per realizzare un delicato bouquet di lunga durata.
COSTO: da €60, materiali inclusi + €5 di sconto sull'acquisto del manuale Fatti il Mazzo, da spendere online o disponibile il giorno del corso.
LUOGO: il nostro nuovo laboratorio in Ripa di porta Ticinese, 2 - Milano
“I fiori che aveva raccolto si erano appassiti, e i loro colori vivaci stavano svanendo. Non erano più belli, i loro petali si erano trasformati in polvere, ma lei sentiva ancora il calore della loro fragranza, come se fosse stata una cosa vera, una volta.” In questo passaggio, Virginia Woolf utilizza l’immagine dei fiori appassiti per evocare la transitorietà della bellezza e dei ricordi, e come, pur se svaniti, rimangano comunque una traccia di un’esperienza passata. I fiori secchi, attraverso la loro bellezza quasi desolata, ci costringono a riflettere sul nostro rapporto con il passato e sulla nostra capacità di custodirne la memoria. Essi ci ricordano che nulla è eterno, ma che, attraverso il ricordo, possiamo continuare a dare valore a ciò che è stato.
Inoltre, l’atto stesso di essiccare i fiori è un modo per fermare il tempo, per preservare un momento che altrimenti sarebbe svanito. È una pratica che implica una riflessione sulla memoria e sul desiderio di rendere immortale ciò che è destinato a scomparire. Il fiore secco si carica di una doppia valenza: da un lato, simboleggia la fine di un ciclo naturale, dall’altro, diventa un oggetto di conservazione e di contemplazione.
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